Il dovere d’informare dell’avvocato: guida breve

Il dovere d’informare dell’avvocato: guida breve

Avv. Nicola Todeschini Responsabilità professionale

La domanda che un’ascoltatrice di radio Padova mi ha recentemente posto è interessante: mi chiede, sentendomi parlare spesso del dovere d’informare del medico, se anche l’avvocato abbia il medesimo dovere.

La risposta è semplice: certo, anche l’avvocato ha il dovere d’informare costantemente il proprio cliente al fine di farlo partecipare consapevolmente alla consulenza.

Ne ho parlato proprio alcuni giorni or sono ad un corso per avvocati in Venezia ricordando quanto sia importante, sia dal punto di vista deontologico che della responsabilità civile, ricordare che il cliente ha sempre il diritto di essere informato perché possa decidere, consapevolmente, quale sia la miglior scelta per lui.

E se non lo fa? Se non informa?

Può essere costretto a rinunciare al suo compenso, in tutto o in parte, ed anche ad essere tenuto al risarcimento del danno se la difettosa informazione ha creato un danno al cliente (leggi qui un contornato apposito).

Una visione paternalistica, invece, che promuova l’idea dell’avvocato che “sa” e decide per il cliente “il meglio”, deve ritenersi ormai superata ed anzi fonte di responsabilità: è il cliente, informato in modo corretto, che deve decidere quale sia la miglior scelta per lui, tenuto conto del suo orizzonte esistenziale, della sua volontà, della disponibilità eventualmente a rischiare, della sua inclinazione personale a sostenere un contenzioso.

Ecco, in tre minuti, il mio pensiero in argomento:

Attendo come sempre i tuoi commenti!


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