Gazzettino 27012020 azienda ospedaliera di padova condannata per lite temeraria

Malasanità: azienda ospedaliera condannata anche per lite temeraria, la parola alla Corte dei Conti

Avv. Nicola Todeschini Responsabilità della struttura ospedaliera, Riparazione dei torti

Un giovane muore dopo un sinistro stradale per le errate cure ricevute prezzo l’Azienda Ospedaliera di Padova, che nega ogni responsabilità. Per combattere il caso di malasanità la mamma e la sorella del defunto, dopo quaranta giorni di agonia, si rivolgono all’Avv. Nicola Todeschini per avere giustizia. L’approfondimento medico legale condotto dal Prof. Alberto Bellocco ha esito positivo, così vene depositato ricorso per Accertamento tecnico preventivo che accerta gli errori commessi ma l’Azienda Ospedaliera di Padova non ne vuole sapere di conciliare.

Inizia così il procedimento di merito, nella forma del ricorso ex art. 702 bis c.p.c., come vuole la riforma Gelli Bianco, ma l’Azienda Ospedaliera di Padova si oppone alla scelta del rito ed ottiene il mutamento di rito. Tuttavia l’Azienda Ospedaliera nemmeno deposita le memorie nelle quali avrebbe dovuto spiegare perché mai il processo avrebbe avuto bisogno di un’istruttoria incompatibile con il rito a cognizione ridotta, e così viene disvelata la mala fede nell’invocazione dello strumento processuale.
Il Giudice chiama a chiarimenti il CTU che non fa che confermare le proprie tesi sia sull’esistenza degli errori tecnici che sulla lucidità con la quale il paziente ha atteso la morte. Ma nemmeno dopo il deposito di tale consulenza l’Azienda Ospedaliera desiste dal conservare posizioni pretestuose e così il Giudice, che comprende quanto sta accadendo, propone una soluzione, che in prima battuta l’Azienda Ospedaliera accetta (nonostante avesse prima offerto cifre vicine alla metà!), salvo poi proporre un rimborso delle spese legali irrisorio e depositare un’atto ne quale offre una somma di circa 100.000 euro inferiore alla proposta accettata dinanzi al Giudice alla precedente udienza.

A questo punto le attrici depositano un’istanza con la quale ripercorrono il comportamento processuale dell’Azienda Ospedaliera di Padova e chiedono fissarsi udienza ex art. 281-sexies c.p.c. ovvero ordinanza anticipatori di condanna ed il Giudice accoglie la prima richiesta e dopo l’udienza pronuncia una sentenza con la quale non solo condanna l’Azienda Ospedaliera di Padova a pagare una somma di gran lunga superiore a quella precedente, ma la condanna anche a versare la somma di ulteriori 5.000 euro per lite temeraria riconoscendo la pretestuosità delle resistenze nel corso del giudizio.

Ora l’Azienda Ospedaliera, che agisce in autoassicurazione, e che quindi deve pagare con denaro pubblico i sinistri sino a due certo importo, dovrà spiegare alla Corte dei Conti perchè mai ha sprecato denaro pubblico per resistere, senza averne motivo valido, per rifiutare una proposta, che le avrebbe consentito di risparmiare decine di migliaia di euro, e perchè ha preferito farsi condannare addirittura per lite temeraria.

Molto spesso assistiamo a dotte discussioni circa la difficoltà che alcune compagnie di assicurazioni hanno manifestato nel garantire coperture alle aziende sanitarie in Italia, ma molto poco spesso ci occupiamo seriamente dei rilevantissimi sprechi che derivano dalla cattiva gestione del casi di responsabilità medica.

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